– Stiamo per suonare il campanello di casa Scemulli, Giannando Scemulli, l’acclamato tronista di Machi&Pupe, il programma cult di CanalGrande.
Pigiamo il tastino. Driiiiiinnnnnn
Chi suona?
– Ciao Giannando, siamo di TvSprint, ci apri?
Mo ce provo.
– In che senso Giannando?

Nun so mai che tasto carcà…
– Ma quanti ce ne sono, Giannando

Uno.

- Ah, okay. Proviamo, che dici?

Daje, provamo.
– Bravo, ce l’hai fatta. A che piano? Ahia, s’è richiuso.
Che piano chi?

- A che piano abiti tu, Giannando?

Me ricordassi na vorta, sto cazzo. De solito vado ar quinto e scendo de uno. Mejo che andà al terzo e salì de uno. No?
– Fantastico, arriviamo. Ci apri di nuovo?
Sei più de uno te?
– Io e il cameraman.

Mejo. Così uno va ar quinto e scenne e l’artro al terzo e sale. Così nun ve potete sbajà. Me trovate qui.
– Magnifico Giannando. Tutto chiarissimo. Fra due minuti siamo lì.
Lì dove?
– Da te, caro.
In questo momento me sto a depilà. Ve fate intanto un caffè al bar, che poi è girato l’angolo, te vai proprio a sbatte contro. Vicino c’è na banca, ma nun ve lo fanno er caffè nella banca. Annate al bar. Me so’ spiegato?
– Certo, Giannando. Torniamo subito. Ti va bene fra un quarto d’ora?
Ao, sei de coccio. T’ho detto cinque e scendi de uno o tre e sali de uno.
– Questo l’ho capito, Giannando…

Eh eh eh eh, me sa de no, che non ce l’hai capito, fio mio.
– A dopo, allora.
Vabbè. Dopo


(20 minuti più tardi)


– Eccoci di nuovo sotto casa di Scemulli, amici di TvSprint. Proviamo a risuonare. Drinnn.
Chi sta a sonà?

- Ciao Giannando, sei in diretta su TvSprint. Ci fai salire? Così facciamo vedere alle tue fan dove abita il tronista dell’anno?
Bello, però me potevi avvertì che venivi, no?
– Che simpatico, eh, ragazze. Adesso lui ci apre, vero Giannando?

Scusa, spieghime bbene sta faccenda delle fan. Me devo da sistemà.

- Cari amici, stiamo per salire a casa di Scemulli. Emozionate? Immaginiamo a mille. Chissà a che piano abita, eh? Tutte con lo sguardo all’insù proprio su quella terrazza dove il più bel tronista della televisione ogni tanto si affaccia, vero SCEMULLI????
Anvedi, c’ho un barcone e manco lo sapevo. Fico. Dai, ve apro. Aperto?
– No Scemulli.

Avrò sbajato bottone.
– Ma se ne hai uno!!!
E come ce lo sai?
– E ora un po’ di pubblicità. State con noi, fra poco scopriremo dove dorme Giannando Scemulli.
(All’operatore). Chiama in sede e spiega loro che gli spot devono durare almeno mezz’ora. Chiaro? Ho bisogno di tempo. Adesso suono tutti i campanelli, bastardo. Drinnn, drinnn, drinnn…
(Chi è?)
– Posta signora, mi apre. Grazie. Ti faccio vedere io, figlio di immensa baldracca, tu e tua zia bagascia, fighetto della minchia. Al quarto abiti, coglione. Cinque meno uno… anche un criceto con un ictus è più sveglio di te. Ohi, Scemulli sono qui. Apri o sfondo.

(Scemulli apre e il giornalista gli salta alla gola) Mi hai rovinato la trasmissione encefalogramma piatto. Così ti chiamano, vero?? Vero???

Nun respiro……
– Non dovrai più farlo, Nando. Che te frega del sangue che va al cervello? Tu c’hai una diga che lo devia. Guarda che forza che m’è venuta, eh, m’è sparita pure l’artrite. Pensa te, Nandino. Ecco fatto. Amici, eccoci di nuovo. Siamo a casa di Giannando. E lui, direte? Venite con noi. Sta dormendo sul divano. Troppi impegni, era stanco da morire. E noi non lo sveglieremo. Curiosiamo intanto nel suo appartamento. Seguiteci.
THE END