LA BANCA
– Signor GianGiuseppe Molesti?
Sono io.
– Finalmente un volto a un numero. Noi della Banca Papalla viviamo per il cliente, se lo ricordi. Tra le varie opzioni del conto ananas, per dirne una, c’è anche l’esclusivo servizio “Sorriso”. Semmai lei s’intristisse improvvisamente, ci chiama e le mandiamo subito un clown a casa.
Eh, averlo il conto ananas..
– Dunque lei è povero?
Tiro avanti. In realtà…
– Quindi è venuto qui a chiederci soldi?
Ecco, appunto. Un piccolo prestito, sì.
– Andiamo bene. Per chi ci ha preso, eh? Per una BANCA? Stia su, Molesti, sto scherzando. Vedo che lei è titolare del conto prugna, attenzione. Perfetto per gli stitici!!! Ah ah ah ah. Le è piaciuta la battuta? Mmm, sul conto ha soltanto 7.650 euro. Che miseria!!
– Be’ ecco, mi servirebbero diecimila euro.
– Ahia… sono un mucchio di denaro lo sa? Vediamo. Che garanzie ha? Non so uno Yatch, una casa a Cortina, un castello sulla Loira, una villa a Palm Beach?
Vivo in affitto. Lavoro, però…
– Oh, sentiamo. E cosa fa di bello?
Il cameriere al ristorante Sedano&Rapa.
I- mmagino la fila ogni sera, ahahah.
Allora, ci posso contare?
– Conti, conti, Molesti. Fino a cento, quando riaprirà gli occhi vedrà se sono ancora qui oppure no. Ah ah ah… la faccio ridere, vero?
Insomma. Quindi?
– Stia tranquillo. Io le verso sul suo conto prugna 345678945 ben diecimila euro. Prima, però, deve mettere alcune firmette. Ecco… settantadue per l’esattezza. E poi declamare a voce alta, almeno venti volte: “viva viva la Banca Papalla”. Non dica che non siamo simpatici.
E le rate, da quanto?
– Cinquecento euro al mese per sei anni. Bazzecole. Nemmeno se ne accorgerà.
Mi pare un po’ alto come interesse!!!!
– Signore mio, dobbiamo pur vivere anche noi, eh. Suvvia. Io ho tre marmocchi a casa che mi chiedono ogni giorno un iPhone nuovo. Cerchi di capire…
Oddio, anche io…
– Ma lei ha mille risorse Molesti, dai, le mettiamo allora queste settantadue firmette? Oplà. Ecco la penna, che si chiama Pietro, sa quante ce ne rubano!
Sente anche lei questo fastidioso bzzzzz?
– Ah, certo, è il filo difettoso della lampada. Adesso provvedo. Basta toccare la spinaaaaaaaaaaaaabzbzbzbzbzbzbzbzbzbzzzzzzzz______________________
Signor bancario, mamma mia quanto fumo… cof cof cof… Non è che per sbaglio i diecimila euro me li ha versati prima del decesso? Mah, speriamo.
THE END