Il giornalista

IL GIORNALISTA

– Ma tu registri o pigli appunti?
Uso ancora il vecchio sistema di penna e taccuino.
– Io, no, tablet. L’ultima volta che ho usato una stilografica è quando ho risposto a Indro Montanelli che mi voleva a tutti i costi nel suo team.
Fantastico e come andò a finire?
– Non si direbbe, ma al tempo ero un vero talento. Indro era già anziano e non avrebbe mai capito il mio essere già nell’epoca successiva. Niente, così. Ah, perdona, mi presento: sono Gentili del The Guardian. Tu?
Però! E il The Guardian che ci quaglia con il “Festival dei Do Mulini” di Rovigo?
– Collaboro col The Guardian, ma scrivo anche per Veneto News. Non so se hai letto una mia intervista esclusiva al bodyguard di Lady D al Ritz di Parigi prima della tragedia?
Purtoppo no. Che colpo, però!
– Puoi dirlo forte amico mio. Mi chiamò per complimentarsi persino il mitologico direttore di Time Richard Stengel. Ma qui si sta parlando troppo di me. Ti offro un caffè così mi dici di te.
Grazie, volentieri.
– A proposito di caffè, ne ricordo uno memorabile sorseggiato a casa Clinton. Basta, adesso tocca a te.
Be’…
– Perdona fratello mi squilla il cell. Devo rispondere, è Mattarella. Presidente carissimo… Adesso giuro, sono tutto orecchi. Lasciami indovinare: ma non ci siamo già visti a Capri io e te?
Oddio, non credo…
– Massì dai, al cocktayl della Bellucci.
Magari. Ma…
– In realtà era un party esclusivo. Bando alla ciance. Tu sei? Eh no, eh no, cellulare maledetto. Ogni tanto lo piglierei a martellate, guarda. Adesso lo spengo, giuro. Dunque, tu sei carta o web?”.
Cart…
– Per forza i giornali non vendono più, colpa vostra del web.
Veramente io…
– Non devi giustificarti. Non ce l’ho con te, caro, ce l’ho col sistema, capisci? Cristo, il cell è morto, hai mica un carica sottomano?.
Sì, nella borsa.
– Perfetto. Bastano dieci minuti. A proposito, sai che ha detto l’assessore prima in conferenza stampa?
Due frasi, nulla di che.
– Non sottovalutare, magari è quella la notizia. Me le passi, ti scoccia?.
Eccole qui.
– Dio, scrivi come un medico. Io invece stenografo, è meglio.
Ecco il caricabatteria. Mi ha detto prima l’usciere che la presa vicino alla porta ha i fili scoperti. Fai attenzio…. Zzzzzzzz. E la stanza s’impregnò improvvisamente di un puzzo anomalo di plastica bruciata, manzo alla griglia, letame secco.
THE END

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